Tutto ciò che bisogna assolutamente vedere a Firenze

Un turista in Toscana non può fare a meno di dedicare qualche giorno alla scoperta del capoluogo: Firenze è una location permeata di storia e di arte in ogni suo angolo, capace di regalare emozioni inattese in un vicolo come in una chiesa, in un bar come in una trattoria. Che si scelga di affidarsi a una guida turistica abilitata o si preferisca puntare su un tour in autonomia, quello che conta è non perdere nulla di ciò che la città può offrire e regalare, in qualsiasi stagione dell'anno, in estate come in inverno, e in qualsiasi momento della giornata, da mattina a notte inoltrata.


Una visita guidata a Firenze può permettere di conoscere, per esempio, la Cupola del Brunelleschi, che - come noto - domina tutta la città anche dal punto di vista estetico, considerando che non ci sono edifici che raggiungono un'altezza maggiore. La Cupola, insieme con il Duomo, il Battistero e il Campanile di Giotto, è un esempio del patrimonio artistico del nostro Paese. Il marmo verde e bianco del Duomo, per esempio, è in grado di ammaliare: ma quello che veramente rimane nella memoria e nel cuore dei turisti è la concentrazione di tanti monumenti in una piccolissima porzione di territorio. Nel cuore della città, si eleva la cattedrale di Santa Maria del Fiore la cui lunghezza supera i 150 metri, e che fu costruita in quasi due secoli.
Non si può fare a meno di dedicare un momento della propria visita turistica a questi luoghi, tenendo conto che alla creazione di tale complesso hanno preso parte, oltre a Brunelleschi e Giotto, anche molti altri artisti di grande valore, tra i quali Lorenzo Ghiberti, Arnolfo di Cambio e il Vasari.


Una volta che ci si è lasciati alle spalle la bellezza della Cupola ci si può incamminare, poi, verso il Ponte Vecchio, che è tra i ponti più fotografati - e quindi più conosciuti - in tutto il mondo. Qui oggi si trovano soprattutto botteghe di orafi e artigiani (che hanno preso il posto dei macellai e dei pescivendoli che furono obbligati a trasferire le proprie attività in altre aree della città alla fine del XVI secolo).


Da non perdere, tra l'altro, il Corridoio Vasariano, che sovrasta il ponte e che venne fatto costruire allo scopo di congiungere Palazzo Pitti con Palazzo Vecchio: si tratta di un corridoio lungo non più di un chilometro che, dalle distruzioni naziste grazie all'intervento del console tedesco Gerhard Wolf in occasione dei bombardamenti relativi alla Seconda Guerra Mondiale. A proposito di Palazzo Vecchio, questo edificio merita una citazione speciale, alto e imponente, che con la sua Torre, detta di Arnolfo dal nome dell'architetto Arnolfo di Cambio, è capace di affascinare, di colpire e di intrigare chiunque lo osservi.

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