Piazza della Signoria: Palazzo Vecchio, loggia dell' Orcagna, Tribunale della Mercanzia, Palazzo Uguccioni, Palazzo delle Assicurazioni Generali,

Da via del Proconsolo, passando per piazza San Firenze, si raggiunge piazza della Signoria, da sempre centro civile della Città. La piazza, tra le più belle d’Italia, si qualifica per l’imponenza delle costruzioni medievali che vi prospettano per l’austera bellezza dagli altri edifici che vi fanno da suggestiva quinta. Sorta alla fine del XIII secolo, è dominata dal palazzo vecchio e ornata dalla Loggia della Signoria e dalla fontana, opera del tardo ‘500 dell’Ammannati. Interessante anche il cinquecentesco monumento di Cosimo I de’ Medici.

Il palazzo Vecchio o della Signoria è un edificio di scenografica imponenza conferita dalle bozze di pietra squadrata e dal coronamento merlato sul quale svetta la ghibellina torre d’Arnolfo. La costruzione progettata da Arnolfo di cambio e ultimata verso la fine del XVI secolo, è preceduta da una scalinata con alcune sculture: Ercole Caco, David, Giuditta e Oloferme (Donatello) e il Marzocco. Nel cortile cinto da portici, rimaneggiato da Michelozzo e arricchito con ampia profusione di ornamenti da artisti guidati dal Vasari.
L’interno, che reca l’impronta delle ristrutturazioni vasariane, presenta notevoli ambienti.

Nel salone dei cinquecento, arazzi del ‘600, dipinti del Vasari e allievi e sculture in marmo raffiguranti le Fatiche di Ercole Dal salone si accede allo studiolo di Francesco I, gioiello d’arte rinascimentale, con copertura a bella volta a botte e lunette affrescate dal poppi e Jacopo Zucchi.
Al secondo piano si apre la sala dei Gigli affrescata dal Ghirlandaio, il cui soffitto venne eseguito da Giuliano da Maiano. Dalla parte opposta della sala dei gigli si accede alla cancelleria e alla sala delle Carte Geografiche , poi abbiamo stanza chiamata “quartiere di Eleonora e il quartiere degli Elementi.

All’interno della piazza della Signoria troviamo la loggia dell’Orcagna, detta della Signoria. D’impianto tardogotico, fu realizzata da Simone Talenti e da Benci di Cione alla fine del XIV secolo. Sotto il loggiato , importanti sculture : il Perseo del Cellini, il ratto di Polissena di Pio Fedi, Menelao e Patroclo e Ercole e il Centauro Nesso del Gianbologna.

Tra gli altri edifici che si affacciano è Il Tribunale della Mercanzia costruito nel 1359 sul luogo dove sorgeva il Teatro Romano, con lo scopo di contenere il Tribunale della Mercanzia. Il Tribunale, istituito nel 1308, aveva la mansione di risolvere le contese tra le varie Arti. Sulla facciata, in alto, ci sono le copie degli stemmi delle Arti, più quello del Tribunale della Mercanzia, mentre gli originali sono custoditi all'interno del Palazzo.

Palazzo Uguccioni fu costruito per Giovanni Uguccioni a partire dal 1550 da Mariotto di Zanobi Folfi. L'effetto decorativo della facciata del palazzo, tuttavia, è da porsi in relazione con la rinnovamento di Piazza della Signoria voluta da Cosimo I. Per mediazione del Granduca l'Uguccioni ottiene infatti di poter innalzare il proprio palazzo più in rilievo rispetto a quelli vicini. Il piano terreno a bugnato è sormontato da due ordini sovrapposti di colonne doriche binate. Gli alti piedistalli delle colonne sono raffinatamente scolpiti con le insegne della famiglia.
Sopra il portone d'ingresso è presente il busto di Francesco I, fatto aggiungere da Benedetto Uguccioni in segno di devozione verso il Granduca.

Di fronte a Palazzo Vecchio si trova anche il Palazzo delle Assicurazioni Generali. Innalzato nel 1871 in stile neo-rinascimentale su disegno dell'architetto Landi, con quattro piani, invece, dei tre canonici dei palazzi originali antichi. Al pian terreno si trova il caffè storico Rivoire.

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