Storia dell'Isola d'Elba

Nel 1814 terminò la grandezza di Napoleonica e all’ex imperatore fu dato il principato dell’isola d’Elba. Fra i tanti ospiti dell’isola, l’esule di Napoleone è quello che più colpisce per la forza e il prestigio del personaggio, per l’impronta lasciata nella vita e nella sistemazione di questa terra, malgrado il breve soggiorno.

Giunse il 3 maggio 1814 con un brigantino inglese, con i soldi della sorella Paolina Borghese e con animo indomito. Imperatore di nuovo, minuscolo regno, napoleone dette un nuovo volto all’Elba e alle isole vicine. In dieci mesi fece edificare le prime carrozzabili, un ospedale, diede una spinta all’agricoltura e fondò il teatro dei Fortunati. Introdusse nell’isola il gusto neoclassico con la fabbricazione della sua residenza a Portoferraio, la Villa dei Mulini e di quella di campagna, a San Marino. Preso dalle sue manie di grandezza Napoleone fece giungere dalla Francia decoratori, mobilieri e pittori. Scappò dall’Elba nella notte del 26 febbraio. Il tentativo duro circa 100 giorni, incontrando la definitiva sconfitta nella battaglia di Waterloo alla quale lo porto all’esilio nella lontanissima Isola di Sant’Elena.

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