Isola del Giglio: spiaggia Cala Caldana, Cala degli Alberi e spiaggia dell' Arenella; località marine in provincia di Grosseto (Toscana)

ISOLA DEL GIGLIO (Grosseto)
La seconda delle isole dell’Arcipelago Toscano e gioiello dell’omonimo parco nazionale. L’isola del Giglio (GR) si trova 8 miglia marina a Ovest dell’Argentario ed è prevalentemente montuosa, con la costa irregolare e ripida ricoperta dalla macchia mediterranea che si alterna alla roccia e alle colture della vite e l’ulivo.
Sono affioranti certificazioni della frequentazione del Giglio in epoca preistorica e, in seguito, etrusca e poi romana. Nel medioevo fu a Pisa a comandare l’isola e, nel quattrocento, toccò a Firenze. Le vicende seguenti parlano di attacchi saraceni, demolizioni e esili di isolani intorno al 1540, al punto che il ripopolamento realizzato con contadini senesi diede un’impronta non più marinara agli abitanti di Giglio di Castelli. Ciò chiarisce la sua doppia ispirazione di isola marinara e agricola, ben testimoniata dai due insediamenti principali di Giglio Porto e Giglio Castello, quest’ultimo costruito per bisogni difensive e chiuse nella cinta muraria pisana, a 400 metri sul mare. Si sale al Castello seguendo una antica mulattiera che inizia dal porto, selciata di roccia e sommersa in un bosco di Lecci.

Le mura del borgo sono distanziate da torri cilindriche e rettangolari: all’interno conservano la rocca e la parrocchiale di S. Pietro Apostolo, ambedue di origine trecentesca ma completamente modificati relativamente alla fine del cinquecento e nel XVIII secolo. Dal castello partono due carrozzabili per la punta di Capel Rosso e per Giglio Campese, il terzo centro abitato dell’isola: è una stazione balneare moderna, posizionata su una grande insenatura sabbiosa guardata dalla seicentesca torre del Campese. Il rinvenimento di un relitto di una nave del VI secolo a.c. ha fatto ipotizzare che proprio Campese sia stato il primo approdo dell’isola.

 Giglio Porto è l’attracco maggiore e centro commerciale dell’isola, steso in un’insenatura della costa orientale. Ha preso l’aspetto di piccolo centro turistico e concede, agli amanti delle immersioni, la visita ai resti sommersi di una villa romana, innalzata nel I secolo a c. e lasciata in età imperiale. Nei pressi dell’insenatura chiamata Bagno del Saraceno si eleva una bella torre cilindrica cinquecentesca.

SPIAGGIA CALA CALDANA E CALA DEGLI ALBERI (GR)
Vicine a Cala delle Cannelle (GR), una delle spiagge dorate e più estese dell’isola, dalla finissima sabbia granitica ma troppo affollata di turisti, si trovano Cala Caldana e Cala degli Alberi (GR), due piccole, piacevoli golfi dove è possibile buttare l’ancora, attenti però a non togliere ciuffi di posidonia. Da qui alla punta del sud del Capel Rosso e, ripensando lungo il litorale ovest, fino alla punta di Mezzo Franco, si può osservare la parte del Giglio più selvaggia. Capel Rosso è del tutto dominata, per esempio, da folte colonie di gabbiani. Il terreno sconnesso non concede un accesso da terra, e l’avvicinamento dal mare non è meno scomodo. Il panorama che si gode dall’acqua è in ogni modo insuperabile.

SPIAGGIA DELL’ARENELLA (GR)
La spiaggia dell’Arenella (GR) è rivestita di lecci e macchia mediterranea (cisto, mirto, ginestre e lavandula) l’isola è, dal punto di vista turistico, come divisa in due. Da una parte la costa nord con residence e spiagge sovraffollate. Più a sud si schiudono invece bellissimi angoli ancora intatti, quasi disabitati, dove però è a volte difficoltoso entrare e che spesso solo la barca consente di conoscere.
Se si vuole passare qualche ora distesi al sole, la spiaggia sabbiosa dell’Arenella è comunque l’ideale. La si identifica per la presenza di una palma e per il mare trasparente. Per giungere basta chiedere informazioni agli abitanti del luogo.