Corregia Antelminelli, borgo in provincia di Lucca

Altitudine: m. 579 s.l.m.
Abitanti: 4750 (1080 nel borgo)
Patrono: S. Michele Arcangelo, 8 maggio
Come si raggiunge: In auto Autostrada fino a Lucca (A 11 da Firenze-Prato o da Pisa, A12 da Livorno o da la Spezia) oppure via Aurellia. Da Lucca SS 12 fino a Borgo a Mozzano, poi SP “Ludovica” , quindi SS 445 in direzione Barga, uscendo a Piano di Coreglia.
In treno. Stazione di Ghivizzano a 10 km
Distanze: in km: Bologna 190, Firenze 107, Pistoia 77, Pisa 65, Lucca 37
Internet: www.lunet.it/forum/comunedicoreglia

La Storia
Nel X secolo ci sono i primi documenti su Coreglia dove il vescovo Gherardo cede in enfiteusi le terre di questa villa, facente parte alla Pieve di Loppia, alla famiglia dei Rolandinghi.
Nel XI-XIII sec., Coreglia unisce le sue sorti a quelle di Lucca, da cui dipende economicamente e spiritualmente, rimanendo implicata nelle lotte tra guelfi e ghibellini.

Nel 1316, Coreglia è espugnata dal condottiero Castruccio Castracani, capo ghibellino divenuto in quello stesso anno signore di Lucca.
Nel 1341, Coreglia viene conquistata dai Fiorentini, ai quali la ritoglie Francesco Castracani degli Antelminelli nel 1352. L'Antelminelli consegue nel 1355 dall'imperatore Carlo IV la modifica della Vicaria in Contea, ma l'anno seguente viene ucciso.
Nel XV-XVI secolo, il castello di Coreglia rimane nella disponibilità dei Lucchesi. Passa infatti sotto la Repubblica di Lucca nel 1438 ed ottiene successivamente per la sua fedeltà alla città, la fondazione del Comune.
Nel 1862, Coreglia associa al suo nome quello degli Antelminelli, essendo stata a lungo abitazione e sede di governo di questa famosa famiglia nobiliare.

Cosa vedere:
Il borgo di Coreglia è protetto dalle cime appenniniche del Rondinaio e del Giovo, si sporge verso la valle del Serchio da una rupe che, al tramonto, ha un colore rosato e si trova lì da oltre mille anni all'ombra di una torre che fa da chiamata alle nuvole.
La posizione tra boschi e vigneti, i resti romanici, le fortificazioni volute da Castruccio e ancora in parte visibili, lo sfondo delle Apuane, ne fanno una perla incastonata tra la natura.

La chiesa di S. Martino di età preromanica, e tra le più antiche della Lucchesia. costruita nel IX secolo, è stata ingrandita nel X con le moderni arcate interne, i sostegni, i capitelli e l'abside. Il secolo seguente ha subito altri restauri, mentre facciata è dovuta a cambiamenti arrecate nei secoli XVI e XVII.

Un altra chiesa che merita una visita è quella di S. Michele, innalzata nel Mille in prossimità della fortezza e della torre, cambiata poi in campanile. All'interno, l'ambone preromanico è quasi certamente il più antico sostegno di pulpito di tutte le chiese della Val di Serchio. Molto bello è anche il crocefisso ligneo ‘400, ed eccezionale è la coppia di statue di marmo raffiguranti la Madonna e l'Angelo Annunziante. Si tratta di un'opera del XIV secolo e che potrebbe appartenere alla maniera di Giovanni di Balduccio.

Per quanto riguarda l'edilizia civile, Coreglia ha diversi bei palazzi, come quello del Comune, costruito nel 1572, e i palazzi Antonimi e Vincenti. Domina infine la parte alta del borgo il Palazzo Vanni, che ospita il museo della figurina di gesso e dell'emigrazione.

Il prodotto del borgo:

Sono le castagne dei boschi vicine, i funghi e i piccoli frutti come fragoline e, more. Dai boschi di castagno e di acacia viene prodotto un ottimo miele.

Il piatto del borgo:

I piatti sono basati sulla lavorazione delle castagne, della farina dolce e dei funghi, tra cui le borghe, che sono le castagne secche bollite nel latte e servite calde con l'aggiunta di zucchero e panna e la polenta di neccio preparata con la farina di castagne.