Montefioralle, borgo provincia di Firenze

Altitudine: 358 M.L.S.
Abitanti: 100, nell’interno del comune 14000
Patrono: S. Stefano, 26 dicembre
Come si raggiunge: In auto da sud, autostrada A1 uscita Incisa Valdarno in direzione Valdarno poi Greve in Chianti a 22 km.
Da Nord: A1 uscita Firenze sud poi si prende la SR 222 Chiantigiana, Greve in Chianti a 24 km.
In treno: stazione FS di Firenze Santa Maria Novella dal piazzale antistante bus in direzione Greve in Chianti (30 km, 45 minuti)
Aereo: aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze
Distanze: in km: Firenze 30
Internet: www.comune.greve-in-chianti.fi.it

Montefioralle è un piccolo borgo arroccato su un colle tra le strade bianche del Chianti. Strade che con i loro saliscendi aumentano gli orizzonti in sfondi inattese, facendo levarsi come in un paesaggio dipinto da un artista con pievi e badie solitarie.

La Storia
La prima testimonianza del bosco risale nel 1115, il castello è chiamato Monteficalle, faceva parte a nobili di origine longobarda. Nel 1325, il castello è distrutto da Castruccio Castracani e poi successivamente.
Nel 1387Montefioralle fu di proprietà di diverse famiglie: Ricasoli, Benci Figline e ai Gherardini.
Cosa vedere:

Il Comune di Greve in Chianti è uno dei più grandi d’Italia: il territorio si sviluppa per 170 km quadrati, in una luogo strategico a cavallo fra lo Stato Fiorentino e quello Senese. Gli abitati più antichi, risalgono all’alto medioevo, presentano tutte le caratteristiche del borgo fortificato o del castello, alla cima di un colle o di un crinale, spesso a riparo di una preesistenza feudale o perfino tardoromana.

Rispetto agli altri borghi è quello meglio strutturato e anche il meglio conservato, per la sua posizione isolata. E’ collocato, infatti, su un’monte dalla quale si domina l’alta valle del fiume. Montefioralle si è ampliato per anelli concentrici intorno al cassero, ben distinguibile accanto alla chiesa, alla cima del colle. L’abitato è contenuto in un circuito murario di forma ellittica, in buona parte mantenuto, dove si conservano la torre orientale di guardia, che è stata ultimamente ristrutturata, lungo una strada principale che segue l’andamento delle mura.

Al centro, nella parte più alta, è collocata la Chiesa di Santo Stefano, modificata da rifacimenti ottocenteschi. Nell’ampia navata sono conservate una preziosa tavola del ‘200 raffigurante la Madonna col Bambino del Maestro di Montefioralle e una Trinità fra quattro Santi assegnata al Maestro dell’Epifania di Fiesole, datate alla seconda metà del XV secolo. Fuori le mura, si trova la Pieve di San Cresci, datata al X secolo, ultimamente ristrutturata.

L’abitato di Montefioralle è riuscito ad oltrepassare i secoli conservando una forte unità urbanistica, per un motivo preciso: mentre il castello è rimasto un’isola separate, il borgo si è evoluto a valle, intorno alla piazza del “mercatale”.
La struttura del castello-mercatale è ancora oggi precisamente leggibile e transitabile, lungo una distanza di circa 1 km, la cui tappa intermedia è formata dall’antico Convento di San Francesco.

Il prodotto del borgo: Vino Chianti Classico e vinsanto.

Il piatto del borgo:

Pappardelle al cinghiale o alla lepre, frittelle di riso e carne alla brace, organizzata durante la festa ad esse intitolata.