Itinerario turistico a Firenze : Basilica di Santa Croce (Cappella e museo), Casa Buonarroti, Museo horne, Museo Bardini, Piazza Michelangelo, Basilica San Miniato al Monte

Santa Croce > Casa Buonarroti > Museo Horne > Museo Bardini Piazzale Michelangelo > San Miniato al Monte

La partenza e la meta di questo itinerario sono due stupende chiese: Santa Croce, che, col suo eccellente interno, invita al raccoglimento, e San Miniato al Monte, prezioso per la sua architettura e per la bellezza dell'ambiente confinante. Lungo il percorso si ha l’occasione di visitare tre piccoli e interessanti musei, oltre che abbracciare da piazzale Michelangelo lo spettacolo emozionante di Firenze e dei suoi colli.

Basilica di Santa Croce
Una grande gradinata rivolto verso la basilica domina la scenografica piazza, grande quadrilatero sul quale prospettano, tra gli altri, il palazzo Cocchi-Serristori, opera quattrocentesca attribuita a Baccio D’Agnolo o a Giuliano da Sangallo, e l'affrescato palazzo dell’Antella, del XVII secolo.
I lavori di recupero della basilica, dopo l'alluvione d 1966, hanno messo in luce i resti della prima edificazione risalente al 1228.
La riedificazione dell'edificio risale alla fine del XIII secolo: ideata da Arnolfo di Cambio, fu terminata verso la metà del XIV secolo. La bella facciata, ideata da Nicolò Matas, risalta per le ornate forme neogotiche e per l'impiego dei marmi colorati.
Visita: feriali ore 8-12.30 e 15-18.30; festivi 15-18.30.
La pianta interna, a croce egizia, è tripartita da possenti pilastri che reggono arcate; la navata centrale è coperta a capriate lignee. L'austera impronta del tempio è evidenziata dalle molteplici opere d'arte e dai sepolcri di famosi personaggi, che fanno di questa basilica una sorta di italico famedio.
Interessanti il pulpito ottagonale di Benedetto da Maiano, gioiello marmoreo del Rinascimento; i monumenti funebri di Michelangelo di Vittorio Alfieri (Canova), di Nicolò Machiavelli (I. Spiazzi), di Leonardo Bruni (B. Rossellino), di Gioacchino Rossini (G. Cassioli), di Ugo Foscolo.
La cappella dei Medici conserva una terracotta di Andrea della Robbia (Madonna col Bambino, angeli e santi). Le cappelle di Fondo mantengono pitture di artisti vicini al Cimabue, di Matteo Rosselli, del Passignano e di Giotto. Di Giotto anche gli affreschi della cappella Bardi e Peruzzi.
Stupendi sono il ciclo affrescato di Agnolo Gaddi, Leggenda della Croce, e il Crocifisso del Maestro di Figline.

Cappella dei Pazzi
Alla cappella dei Pazzi si entra attraverso il primo chiostro, detto Cappella di Arnolfo, del XIV secolo. Severo esempio di architettura rinascimentale dei Pazzi, è opera del Brunelleschi, metà del '400, realizzata su incarico di Andrea de' Pazzi. La facciata è formata da un portico con raffinati colonne corinzie e con arcata centrale e attico, sovrastata da una cupola a forma di cono con una piccola lanterna. Decorano il fregio i Cherubini, realizzati da Desiderio da Settignano. Di Luca della Robbia gli ornamenti maiolicati della cupola e il SantAndrea sul magnifico portale di Giuliano da Maiano.
Il semplice interno, in pietra serena, è decorato dai medaglioni di Luca della Robbia, mentre i medaglioni nei pennacchi sono forse di Brunelleschi.
Visita: estate ore 8-18.30; inverno 8-12.30 e 15-17.30.

Museo dell’Opera di santa Croce
Dopo i gravi danni causati dall'alluvione del 1966, si è imposta una nuova sistemazione per mantenere una notevole parte dei patrimonio artistico proveniente dal complesso di Santa Croce. Importanti gli affreschi staccati di Taddeo Gaddi (Albero della Croce, Ultima cena) e il Trionfo della morte, grande pittura dell'Orcagna sottratta all'incauta intonacatura del Vasari. Importanti i dipinti di Domenico Veneziano, il monumento funebre di Gastone della Torre di Tino di Camaino e il San Ludovico bronzeo di Donatello.
Visita: lun-sab ore 10-17.30; dom 13-17.30.

Casa Buonarroti
Casa Buonarroti Da piazza Santa Croce si prende via de' Pepi, si svolta a destra in via Ghibellina e ci si trova davanti all'ingresso di casa Buonarroti, custode di molti ricordi della famiglia Buonarroti e di alcune opere di Michelangelo.
Innalzata dal nipote, transitò alla municipalità cittadina nel 1859. All'interno, documenti d'interesse archeologico e numismatico, collezioni della famiglia Buonarroti, reliquie del grande Michelangelo, suoi ritratti, pitture celebrative eseguite da altri artisti, copie di lavori, disegni architettonici e saggi della produzione giovanile, nonché un Crocifisso proveniente dalla chiesa di Santo Spirito.
Visita: mer-lun ore 9.30-13.30; mar chiusa.

Museo Horne
Ritornati in piazza Santa Croce si cammina borgo Santa Croce e si sfocia in via de' Benci, dove Museo Horne conserva all'interno una stupenda collezione privata di mobili, maioliche, sculture, dipinti. Le raccolte di uno studioso inglese del primo '900, Herbert Percy Horne, sono predisponete in un edificio rinascimentale del XV secolo. diversi dipinti racchiusi tra il XIV e il XVI secolo: in particolare un Santo Stefano assegnato a Giotto; una Santa Caterina sulla ruota di Luca Signorelli; una Sacra Famiglia del Beccafumi; un Crocifisso e santi di Filippino Lippi.
Visita: feriali ore 9-13; festivi chiuso.

Museo Bardini
Si attraversa l'Arno sul ponte alle Grazie e si giunge a piazza de' Mozzi dove si trova il Museo Bardini nato dalla collezione privata di Stefano Bardini, un antiquario italiano che ha lasciato le sue collezioni e il suo palazzo al comune di Firenze nel 1922. Egli raccolse un gran numero di rilevanti opere d'arte e bei pezzi artigianali, sistemandoli in un palazzo costruito alla fine del XIX secolo. Tra le numerose pitture, sculture e saggi di arti applicate: sarcofagi d'età romana, rilievi romanico-gotici, opere dei Della Robbia, sculture in Legno di scuola fiorentina e senese.
E ancora monumenti funebri ed epigrafi funerarie, antichi strumenti musicali e una pregevole tavola del Pollaiolo. Nella Galleria Corsi vi sono opere racchiuse Va il XII e il XIX secolo che rappresentano l'omonima donazione.

Piazzale Michelangelo
Dal Museo Bardini si continua per via San Niccolò e via San Miniato fino a porta San Miniato. Con un autobus o a piedi andando sugli scalini di San Salvatore al Monte, si arriva piazzale Michelangelo, splendida e panoramica terrazza in collina, affacciata su Firenze. Meta frequentatissima da fiorentini e stranieri, il piazzale ha, al centro, il monumento a Michelangelo con una riproduzione del David e altre copie delle statue che decorano le cappelle Medicee.

Basilica di San Miniato al Monte
Da piazzale Michelangelo si sale ancora per San Miniato al Monte e II suo cimitero monumentale. eccelsa manifestazione di architettura romanico fiorentina, la basilica erse tra 1'XI e il XIII secolo su un antico luogo di culto dell'VIII secolo. Il bellissimo prospetto, affacciato su un paesaggio piazzale, ripete i motivi del battistero di San Giovanni.
La ricca bicromia dei marmi (bianco e verde di Prato) e la geometrica successione dei motivi ornamentali danno a questa facciata una elegante qualità estetico. Da notare le arcatelle cieche del primo ordine, fondate su semicolonne corinzie, il mosaico due-centesco sotto il frontone coronato dall'aquila in rame dorato, emblema dell'antica `Arte di Calimala'. Il campani. le è un rifacimento cinquecentesco di Baccio d'Agnolo.
Visita: inverno ore 8-12 e 14.30-18; estate 8-12 e 14-19.
L'interno è ricco di preziose opere d'arte è a tre navate: di cui la centrale, delimitata dall'arco trionfale, è arricchita da un pavimento con splendide tarsie marmoree. La cappella del Croci fisso, quattrocentesca, eseguita dal Michelozzo, presenta eleganti decori in maiolica di Luca della Robbia. Nella sagrestia, tardotrecentesca, stupendi affreschi coevi di Spinello Aretino e di Parri di Spinello Aretino, da osservare il busto reliquiario di San Miniato e i banchi coevi.

La porzione presbiteriale della basilica è accresciuta dal recinto in marmo del XIII secolo, dal pulpito e da un Crocifisso di Luca della Robbia. Il coro è della seconda metà del XV secolo.
Il catino absidale è decorato da un mosaico con. Cristo in trono tra la Madonna e San Miniato. Rilevante anche la tavola cuspidata di Jacopo del Casentino, rappresentante episodi della vita di San Miniato.
Dalla navata sinistra si entra nella rinascimentale cappella del cardinale del Portogallo, eccezionale opera di Antonio di Manetto. Il monumento al cardinale è una realizzazione di Antonio e Bernardo Rossellino.
La volta è ornata da maioliche di Luca della Robbia; le pitture sono di Alessio Baldovinetti. Annesso alla chiesa è il palazzo dei Vescovi, dei secoli XIII-XIV.
Nel chiostro, dipinti tolti e relative sinopie eseguiti da Paolo Uccello e la sinopia delle Storie di San Cresci, dipinto perduto di Andrea del Castagno. A fianco e alle spalle si stende il cimitero monumentale `Delle Porte Sante', aperto nel XIX secolo.

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